I prodotti ottenuti possono avere delle importanti ricadute sul piano industriale solo nel caso in cui ne venga dimostrata la loro reale applicabilità in un ambito che sia rappresentativo di una realtà produttiva. Questo comporta la costruzione di prototipi produttivi su scala industriale che non è attualmente possibile sulla base dei finanziamenti disponibili. Nel caso in cui vengano raggiunti gli obiettivi del progetto, però, si apre la possibilità non solo di eliminare l’uso della F e di composti tossici (quali fenolo, resorcinolo, ammine ed isocianati) nel ciclo produttivo dei collanti limitando la contaminazione ambientale occupazionale, ma anche di introdurre nella loro produzione materiali naturali di scarto che possono attivare una economia circolare e ridurre il conferimento a discarica di alcuni prodotti sia minerali che vegetali, rientrando pienamente nell’ottica della politica indicata dall’Unione Europea per la realizzazione di una economia sostenibile nel 2020.

Le prestazioni saranno valutate non solo per quanto riguarda prodotti legnosi per impieghi strutturali, ma anche per pannelli non-strutturali (es. di particelle o di fibre, MDF). Le verifiche della composizione e prestazioni dei materiali verrà effettuata con le tecniche più avanzate disponibili presso il partenariato.

Anche se il TRL massimo che si intende raggiungere nel progetto è 4, cioè di materiali validati a livello di laboratorio, si ritiene che alcuni di essi siano tali da poter essere successivamente validati in un ambiente rappresentativo di una produzione su scala industriale.